lunedì 25 ottobre 2010

Le castagne a San Marco in Lamis

Il paesaggio dei nostri boschi del Gargano inizia ad assumere un aspetto tipicamente autunnale, le foglie iniziano a cadere portate lontano dal vento, grandi alberi secolari aprono centinaia di ricci per far fuoriuscire il suo frutto  " la castagna"  prende il suo nome da quello di un’antica città della Tessaglia, regione settentrionale della Grecia, che sorgeva al centro di estesi castagneti.

In Europa ne parlò per primo Senofonte, nel IV secolo a.C. definendo il castagno come albero del pane. In seguito Marziale, nel I secolo a.C., e poi Virgilio descrissero il consumo e la coltivazione delle castagne. In passato le castagne erano considerate un dono preziosissimo della natura perché potevano sfamare negli inverni più rigidi, si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e addirittura venivano usate come moneta di scambio. I boschi venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta, e la raccolta era uno dei momenti più vivaci e allegri delle comunità montane.